Cusano Mutri – Il sindaco di Cusano Mutri Giuseppe Maturo ed un dirigente comunale sono stati arrestati dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della locale procura. L’accusa è di concussione. Il provvedimento di custodia cautelare è legato alla realizzazione dei lavori post alluvione che colpì il Sannio nell’ottobre 2015. Sono diversi gli episodi di concussione accertati dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti del sindaco di Cusano Mutri, nel beneventano, Giuseppe Maturo (e non Maturi come scritto in precedenza) e un dirigente comunale per lavori realizzati in emergenza nel periodo post alluvionale. Gli investigatori, tra l’altro, hanno anche immortalato con immagini la consegna di una tangente da parte di un imprenditore nelle mani del primo cittadino.
LE INDAGINI
L’attività avviata nel mese di aprile del 2017, condotta dai militari del Nucleo investigativo di Benevento, trae origine da una circostanziata denuncia con cui un imprenditore di una ditta edile del centro titernino lamentava un sistema concussorio posto in essere dal primo cittadino che, in concorso con un tecnico esterno all’amministrazione comunale, per l’affidamento di lavori pubblici di somma urgenza disposti da quell’amministrazione a seguito degli eventi alluvionali dell’ottobre 2015, che aveva interessato la provincia sannita, aveva preteso il versamento di una tangente, pari al 50% sull’importo di uno dei lavori appaltati.
Le opere appaltate a seguito dell’alluvione riguardavano lavori in somma urgenza: il primo, la sistemazione della fognatura lungo il torrente Titerno, per un importo di euro 22.000 e, il secondo, la sistemazione dell’alveo dello stesso torrente, nella località Limata per l’importo di 13.000 euro. Le indagini particolarmente complesse e articolate svolte anche con ampio ausilio di attività tecniche, hanno consentito di acquisire gravi indizi nei confronti del Sindaco di Cusano Mutri che, secondo l’ipotesi accusatoria, avvalorata dal giudice per le indagini preliminari, abusando delle proprie qualità e dei propri poteri, con reiterate pressioni e minacce di non far lavorare l’impresa del denunciante per conto del Comune e proferendo in occasione dei colloqui avuti con lo stesso la frase “Come ti metti dopo?”, costringeva l’imprenditore a corrispondere la somma di 2.000 euro – quale quota parte di 6.500 previsti – nelle mani del geometra, che operava in stretta sinergia con il Sindaco, quale intermediario per la consegna del danaro da parte dell’imprenditore. La consegna della somma al geometra veniva videofilmata.
Al primo cittadino vengono contestate nell’ordinanza cautelare altre due condotte concussorio: l’aver costretto il medesimo imprenditore esecutore anche del lavoro pubblico di consolidamento della scuola elementare di Civitella Licinia – frazione del Comune di Cusano Mutri ad affidare i lavori relativi all’impianto elettrico ad altro soggetto, pur risultando l’affidamento a quest’ultimo più oneroso rispetto a quello che sarebbe stato eseguito da impresa di fiducia dell’imprenditore concusso. In particolare, si ritiene di aver acquisito gravi indizi in ordine alla condotta illecita del sindaco, esercitata nei confronti dell’imprenditore, in stato di soggezione conclamata, il quale non aveva la possibilità di esercitare liberamente la propria attività imprenditoriale, ricevendo numerose imposizioni direttamente dal primo cittadino.