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Mignano Montelungo – Scuola “Fuoco”, nasce la carta d’identità: nel ricordo della maestra Marilena,

Mignano Monte Lungo – L’amicizia di due maestre: Marilena De Fusco e Sonia Caparco, che oltrepassa il confine della vita e della morte e realizza il sogno della prima ‘carta d’identità’ delle scuole. Una scuola pensata dalla poliedrica maestra Sonia che la vive e la percepisce come una cittadella educativa, nella quale il primo humus sono le emozioni, prima ancora del sapere d’acquisire e da far pervadere nel sociale del territorio. Vi aveva creduto la maestra Marilena dal suo letto d’ospedale nel progetto della maestra Sonia e quando Sonia le mostrò un grande foglio bianco, le disse con un sorriso lieve: “ Su questo foglio realizzerai quanto desideri. “  Non più la maestra Marilena, ma il marito Nando Cozzolino è stato il padrino del progetto del quale la manifestazione di fine anno scolastico si è tenuta nella Sala di Rappresentanza del Castello E. Fieramosca di Mignano Monte Lungo, alla presenza di centinaia e centinaia di persone e delle scolaresche. Qui di seguito il discorso della maestra Sonia: “ Buon pomeriggio e benvenuti ad ognuno di voi. Esserci è il regalo più grande che si possa fare alle persone, e, quindi, grazie per il Dono prezioso della vostra presenza!!! Diamo inizio a questo evento attraverso la melodia del “Quartetto d’archi” del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, diretto dal maestro Aldo D’Onofrio. La musica è la letteratura del cuore; comunica dove finisce il discorso, è un libro che puoi leggere anche ad occhi chiusi! Continuiamo con un momento emozionante, alle mie spalle come ben notate c’è una scenografia un po’ “anomala”, giusto al centro abbiamo qualcosa che non si vede, potrebbe essere un grande libro, potrebbe essere tutt’altro. Per questa grande emozione devo invitare ad affiancarmi non solo le colleghe del plesso, ma anche coloro che hanno partecipato e creduto in questa formidabile iniziativa: Nadia, Linda, Mariateresa, Patrizia, Ambra e soprattutto Nando e la nostra DS, Monica Sassi. Ecco il momento tanto atteso, scopriremo la sorpresa attraverso le note musicali del quartetto d’archi del liceo da Vinci. Non vi incanteremo con effetti speciali, ma vi incanteremo e rapiremo con un messaggio semplice che vi arriverà dritto al cuore!” Viene scoperto il grande disegno che è la “carta d’identità” della scuola “Fuoco” e la maestra Sonia continua: “ Che dire?! Il vostro stupore si legge negli occhi. Vi state chiedendo sicuramente come mai un pensiero così particolare, un’iniziativa così imponente, una creazione così minuziosa nei dettagli delle immagini, ma nel contempo così vistosa nella grandezza! Come potete notare, a parte la globalità del dipinto, che colpisce non solo per grandezza, ma soprattutto per bellezza e raffinatezza di colori, vi è una scritta che ci riporta con la mente ad un grande personaggio, forse scomodo per molti: Don Milani!!! Un uomo che si è apertamente “schierato” con gli ultimi in nome dell’eguaglianza! “ I care, mi interessa, mi sta a cuore!” E’ il motto di Don Milani che è scritto sulla nostra tela. E’ una frase che ancora oggi, a mezzo secolo di distanza, non è passata di moda e può continuare ad ispirare insegnanti ed allievi, soprattutto se hanno una scuola intitolata a chi ha fatto della passione per l’educazione la propria ragione di vita. “La scuola non è perdere i ragazzi difficili – afferma Don Milani – altrimenti non è scuola, “ è un ospedale che cura i sani e respinge i malati.” Vorrei spendere due parole su come è nata questa iniziativa e perché la voglia di manifestare un messaggio così importante. Il tutto è nato ed è partito dal desiderio di dare un’identificazione al plesso. Come ogni individuo è munito di una carta d’identità che sottolinea chi siamo, così ogni scuola dovrebbe avere un qualcosa che la identifichi, non solo una semplice intitolazione attraverso un nome importante, ma soprattutto un messaggio pregnante e fonte di ispirazione per poter fare sempre di più. Nel caso della tela che è stata scoperta da Nando, questa sera, qui, in mezzo a noi, doveva essere presente una persona che ha creduto sin dal primo giorno in questa iniziativa… Fino alla fine dei suoi giorni ci ha sostenuti, incoraggiati, motivati. Parlo della Maestra Marilena, che è stata una di noi e lo sarà sempre! Ci siamo riusciti a portare a termine questo progetto. La mano che ha dipinto è stata una, ma il cuore è stato di tutte noi. Convinta delle straordinarie capacità di una maestra, ne parlai con Marilena. Entusiasta di questa cosa ne parlai anche con la maestra Guerra e Moretta, poi mi feci avanti con la maestra  Carmelina Arciuolo, la quale non accettò di buon grado la mia proposta, dovetti fare opera di convincimento, giorni e giorni di lavoro mentale, di estenuanti trattative emozionali, di strategie relazionali per portarla a riflettere! Finalmente accettò, ed eccoci qua oggi ad inaugurare un sogno nel cassetto, un grazie di cuore alla maestra che ha saputo darci questa grande emozione, un’artista di cuore, una persona lodevole e meritevole di stima e di bravura. Certo, senza di noi non avrebbe realizzato questo capolavoro, noi siamo state la sua spinta, la sua emozione, la sua ispirazione! Grazie! Grazie! Grazie!” E i bambini hanno intonato “ I care” e  gli alunni di quinta hanno rivisitato alcuni libri famosi che hanno segnato la nostra infanzia e la nostra adolescenza, gli stessi bambini della Maestra Marilena. Ora la carta d’identità della scuola primaria “Francesco Fuoco” campeggia maestosa nell’ingresso del plesso scolastico.

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