Roccamonfina (di Nicolina Moretta) – Grazie al clamore della notizia della visita in Austria da parte di una delegazione di tre ragazzi dell’associazione “Una storia da raccontare” alle tombe di quattro deportati dalle truppe naziste: Carmine Cardillo, Carlo Cianci, Pietro Di Biasio, Giuseppe Di Petrillo, si è assistito a Roccamonfina ad una vera e propria onda emotiva che ha riguardato soprattutto le famiglie dei quattro giovani che il 23 settembre 1943 furono rastrellati assieme a tanti altri, ma che hanno trovato la morte in una terra straniera. In particolare, una famiglia dei quattro deportati considerava, da quel lontano 23 settembre, il proprio caro disperso e ora, invece, ha appreso con grande commozione che esiste una tomba dove poter portare un fiore e dove poter pregare. Altri non conoscevano il luogo dove fosse sepolto il loro caro. Dopo settantacinque anni i familiari hanno scoperto il luogo dove riposano i loro cari e non vedono l’ora di fare loro visita.