DRAGONI – Costruzione del forno crematorio, troppe polemiche e poca chiarezza

DRAGONI – È ancora accesa la polemica in merito alla collocazione di un forno crematorio nelle adiacenze del cimitero comunale di Dragoni. Sono numerose  le persone che si stanno adoperando per fare in modo che questo forno non venga costruito. A tal proposito un gruppo di cittadini  – pilotati dalla minoranza consiliare – sta raccogliendo delle firme per evitare che nel proprio comune venga edificato il cosiddetto “Tempio della Cremazione”. A far discutere però è proprio il comportamento dell’opposizione, infatti, sembrerebbe che, in seno al consiglio comunale del 27 marzo 2018, il gruppo consiliare “Obiettivo Dragoni” non ha votato contro tale costruzione bensì ha deciso di astenersi.  Nel frattempo poca chiarezza è stata fatta in merito all’impatto ambientale che il forno crematorio avrà. Difatti,  si rischia che tale costruzione possa essere intesa (da parte della minoranza e dei suoi fiancheggiatori) come mero strumento di polemica senza concentrarsi sulle reali emissioni nocive che l’impianto di combustione generi.  L’amministrazione comunale,  a tal proposito,  fa sapere che nei prossimi giorni saranno affissi manifesti per spiegare tecnicamente che la struttura non comporta danni ambientali. La maggioranza rende noto che, (a seguito di analisi tecniche effettuate presso strutture analoghe a quella che sarà costruita nelle prossimità del cimitero comunale)  il tasso di emissioni di diossina scaturiti in un anno da un autovettura a benzina verde è di circa  100 volte superiore a quello sprigionato dal forno crematorio in piena attività. L’amministrazione comunale precisa che  tale struttura porterebbe vantaggi economici al comune per circa 350 mila euro annui.  In ogni caso a suggello della tutela ambientale ci sono i costanti controlli da parte dell’Asl e dell’Arpac.