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VAIRANO PATENORA – PUC, LA RABBIA DELLA GENTE. L’INDICE PUNTATO CONTRO CANTELMO

vairano patenora. Il Puc nonva bene e quindi va cancellato. Lo dice lo stesso sindaco Bartolomeo Cantelmo dopo  sei mesi di “sofferenza”. Una cosa che era già chiara a tutti. Tuttavia la scelta dell’amministrazione comunale – praticamente un atto dovuto – non ha mancato di alimentare una serie di polemiche all’interno del paese. Soprattutto fra coloro che in quello strumento urbanistico avevano scommesso e che ora si trivano a rivedere ogni programmazione. “Durante la campagna elettorale Cantelmo aveva affermato senza esitazione che avrebbe curato questo Puc e lo avrebbe portato alla fine dell’iter.Ora invece fa marcia indietro e questo ci fa rabbia”.
Questa, in sostanza, la polemica dei tanti che sembrano essere stati delusi dalla comunicazione del sindaco vairanese in merito al Puc.  Polemiche alimentante anche dalle spese già fatte finora per il piano urbanistico e che rischiano di essere vanificate. Quella del Puc sembra essere davvero una maledizione per Vairano Patenora.
Nella sua ultima amministrazione, circa sette anni fa, ci provò l’allora sindaco Massimo Visco che completò quasi del tutto il Puc. Il tempo non bastò e giunsero le nuove elezioni: Visco ebbe la peggio e il gruppo guidato da Giovanni Robbio ebbe più fortuna. Una delle prime azioni dell’amministrazione Robbio fu proprio la cancellazione del Puc ideato da Visco. Per alcuni anni Robbio restò al palo e mise mano al Puc solo nell’ultima fase del suo governo. Fu un pasticcio, in sostanza, che ora Cantelmo è stato costretto a revocare. Quanti anni ancora serviranno per il Puc?

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3 commenti

  1. Ma perché prenderla con Cantelmo quando l’errore e’ della precedente amministrazione? Sono solo polemiche strumentali se il PUC era illegittimo non poteva essere approvato ed i cittadini dovrebbero essere contenti che si sia evitato di avallare un piano contro la legge.
    N.b.: a scanso di equivoci preciso di non aver votato questa amm.ne

  2. mario de quattro

    Il PUC adottato dall’Amministrazione Robbio fu redatto in attuazione del P.T.R. (piano di inquadramento) ai sensi dell’art.15 della L.R. 16/2004 e del Regolamento di Attuazione della Regione Campania n.5 del 4 agosto 2011, secondo la D.G. n.130 dell’11/11/2011.
    L’adeguamento si rende, pertanto, necessario alla luce del subentrante P.T.C.P. approvato dalla Provincia in data 26/04/2012 ed operativo dal 24/07/2012 nel quale all’art.80 è prescritto che in attuazione dell’art.18, comma 6, della L.R. 16/2004 i Comuni sono tenuti ad adeguare gli strumenti urbanistici (adottati-Giunta o approvati-Consiglio) entro 18 mesi dalla sua approvazione.
    Ecco, dunque, la sola ragione che porta l’Amministrazione Cantelmo ad intervenire sul PUC adottato adeguandolo al P.T.C.P..
    A ciò bisogna aggiungere che, fermo restando quanto in premessa, considerati i tempi di attuazione prescritti dal P.T.C.P. e al fine di conservare i pareri degli Enti sovra comunali già pervenuti e tutti favorevoli, sarà il PUC adottato dalla precedente Amministrazione ad essere adeguato, in altre parole ridimensionato secondo le previsioni previste per il periodo 2013/2018.
    A questa conclusione, del resto, già si era pronunciato il tecnico progettista Arch. Fernando de Blasio, ribadendo in una prima nota la legittimità procedurale dell’intera attività, nonché indicando in una seconda nota, a seguito di un incontro tra l’Amministrazione Comunale e la Provincia di Caserta, la giusta strada da seguire per dotare finalmente il territorio di un adeguato strumento di pianificazione.
    E’ evidente che si parla di adeguamento e non di variante, che diversamente non solo inficerebbe i pareri, ma al tempo stesso non consentirebbe all’Ente di adeguare il piano entro il 2013, con la consequenziale e grave determinazione dell’inedificabilità urbanistica ed il successivo commissariamento.
    La D.G. n.111 del 20.11.2012 dell’Amministrazione Cantelmo, pertanto, chiude questa discussa questione, autorizza il tecnico progettista a procedere all’adeguamento del PUC già adottato, in altre parole quindi a ridimensionare il piano precedentemente adottato, ad adeguarlo al P.T.C.P. subentrato e a ripubblicarlo sul BURC, riaprendo nuovamente i termini per le Osservazioni ovviamente ridotti della metà (45 giorni).
    Solo per chiarezza.
    Mario De Quattro

  3. Ci dica signor Mario de quattro perché l’amministrazione di cui ha fatto parte ben sapendo della L.R. Che doveva trovare solo ratifica dalla Provincia ha insistito, nonostante i rilievi e gli inviti alla modifica dagli organi provinciali e regionali,nel portare avanti un piano che non poteva essere approvato. Siamo contenti che come lei afferma non ci sarà un aggravio di spese,anche perché vi è già una Vas pagata eccessivamente non le sembra?