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Amatrice. Il Cisom Matese “Alexis” e Macchia d’Isernia sono parte attiva nelle operazioni di soccorso del dopoterremoto

Piedimonte Matese (di Laura Sarni) – La Croce Ottagona dell’Ordine di Malta insieme al colore rosso che contraddistingue le divise dei volontari CISOM sono stati punti di riferimento nelle giornate di forte scoramento e profondo dolore…I Volontari e i Medici della Sezione Nazionale Territoriale Matese “Alexis” del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e del Gruppo Macchia d’Isernia sono stati direttamente coinvolti nelle operazioni di prima emergenza e di soccorso alla popolazione della città di Amatrice distrutta dal recente terremoto che l’ha colpita insieme ad altre cittadine nella notte tra il 23 e il 24 agosto scorso.Una prima squadra di volontari e mezzi è partita il 27 agosto e, con periodicità settimanale, si sono succedute le altre e continueranno nei mesi a venire. Il CISOM ad Amatrice ha gestito i locali del Palasport adibiti a centro di accoglienza.Sono stati distribuiti pasti caldi, acqua e sali minerali alla popolazione colpita e ai soccorritori impegnati alacremente giorno e notte.Sono stati allestiti oltre 190 posti letto come sistemazione provvisoria nella fase di prima emergenza.È stato costituito il primo magazzino in cui sono stati stoccati beni di prima necessità quali vestiti, coperte e quant’altro potesse servire ai bisogni immediati dei colpiti dal terribile evento calamitoso.I medici e i volontari hanno raggiunto le frazioni isolate per effettuare controlli sanitari e per distribuire farmaci; hanno inoltre assistito le forze dell’ordine impegnate nella ricerca di superstiti sotto le macerie nelle zone più colpite dal sisma che ricordiamo di magnitudo 6.0 della scala Richter.
Il team di supporto psicologico del CISOM ha offerto assistenza ai cittadini e ai molti bambini scossi e impauriti dall’evento e soprattutto inermi e incerti sul futuro della loro città e della loro vita avendo, molti tra essi, perso familiari e persone care.Dalle foto aeree effettuate a bordo degli elicotteri che hanno sorvolato la zona si può capire il dramma che stanno vivendo queste persone e che i volontari del gruppo Matese “Alexis” insieme agli altri cercano di alleviare con ogni energia disponibile.La Croce Ottagona dell’Ordine di Malta insieme al colore rosso che contraddistingue le divise dei volontari CISOM sono stati punti di riferimento nelle giornate di forte scoramento e profondo dolore; rappresentano la speranza in un futuro che tutti ci auguriamo migliore pur nella consapevolezza di non poter più riabbracciare chi si è perduto e riavere ciò che si è perso.La carità cristiana e il carisma melitense impongono ai volontari di impegnarsi al massimo in ogni luogo e in ogni tempo prestando aiuto a qualsiasi essere umano che soffre; la storia è piena di fulgidi ma silenziosi esempi di dedizione dell’Ordine di Malta versi i bisognosi.Il CISOM, sin dalla sua nascita nel 1970, ha sviluppato l’originaria vocazione medico-sanitaria ed ha sottoscritto un accordo bilaterale in caso di gravi calamità tra il Sovrano Militare Ordine di Malta e la Repubblica Italiana.È intervenuto in tutte le calamità che hanno colpito la nostra nazione: i terremoti del Belice (1968), del Friuli (1976), dell’Irpinia (1980), di Umbria e Marche (1997), dell’Aquila (2009) e nel 2012 nelle zone dell’Emilia colpite; all’estero per il terremoto del 2010 ad Haiti.Tutto ci riporta al motto del Corpo: “Seduli in accurrendo, alacres in succurrendo” (Tempestivi nell’accorrere, efficaci nel soccorrere) incarnando la millenaria tradizione dell’Ordine; negli annali storici vi è un chiaro riferimento di soccorso a popolazioni colpite dal sisma quando negli anni compresi tra il 1508 e il 1513 i Giovanniti, stanziati nell’isola di Rodi, accorsero in aiuto delle popolazioni della vicina isola di Kos devastata dal terremoto. Nei secoli lo spirito che alberga nel cuore dei Cavalieri e dei Volontari resta sempre improntato al motto dell’Ordine: “ Tuitio fidei et obsequium pauperum”.

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