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Cisom Matese a Castelpetroso per la chiusura della Porta Santa

Castelpetroso (di Laura Sarni) – Domenica 13 novembre il Giubileo straordinario della Misericordia volge al termine con la chiusura delle Porte Sante nelle Basiliche romane e in tutte le Diocesi del mondo.Nella Basilica Minore dell’Addolorata in Castelpetroso si è svolta domenica 6 novembre la concelebrazione eucaristica ufficiale per la solenne chiusura dell’Anno Santo presieduta dal Rettore e Vicario Episcopale Don Massimo Muccillo. L’inno “Laudes regiae” ha dato il via al cerimoniale conclusosi con il canto di ringraziamento “Te Deum” intonati dal Coro della Basilica diretto dal M° Loredana Vacca. Nella palpabile emozione generale dei presenti il canto a Cristo Re dell’universo ha incantato gli uditori in quanto è ancora oggi innalzato nella celebrazione inaugurale di un Papa e nelle più solenni circostanze religiose; era cantato già anticamente all’incoronazione degli Imperatori cristiani, qualcuno dice da Carlomagno in poi, e nasce probabilmente dalle acclamazioni che gli antichi romani dedicavano ai loro generali e agli imperatori che tornavano vittoriosi in trionfo.I volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta della Sezione Nazionale Territoriale Matese “Alexis” e del Gruppo Macchia d’Isernia hanno svolto il loro servizio di rappresentanza a testimonianza della sinergia tra l’Ordine e il Santuario nel carisma melitense di difesa e baluardo della fede. Cavalieri dell’Ordine di Malta e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme hanno partecipato alla celebrazione in segno di devozione alla Vergine Addolorata, testimoni della loro vita vissuta con convinzione sotto l’egida del credo cristiano. E’ stato un Anno Santo molto particolare quello trascorso, innanzitutto per il tema “Misericordia” e poi per il decentramento delle sedi giubilari; non più solo Roma è stata protagonista ma le diocesi e le periferie del mondo hanno compartecipato allo svolgimento dei vari eventi che si sono succeduti in luoghi non convenzionali, ma strettamente legati ad esso: Porte Sante a Banqui nella Repubblica del Centro Africa, a Lampedusa e nell’isola di Lesbo per citarne alcune. Nei territori del Matese ben tre sono state le chiese interessate: la Chiesa Cattedrale di Alife, la Concattedrale di Caiazzo e il Santuario S. Maria Occorrevole in Piedimonte.A Lampedusa medici e volontari del CISOM forniscono l’aiuto medico e umanitario di cui gli immigrati hanno un disperato bisogno rappresentando un porto sicuro e la speranza di una vita migliore; volontari e medici della Sezione Matese “Alexis” hanno contribuito a questo con il loro operato svolto durante gli sbarchi della scorsa estate. I volontari si continuano ad avvicendare con turni settimanali anche nei luoghi interessati dalle nuove violente scosse di terremoto che hanno devastato le cittadine delle regioni di Umbria e Marche; tornano a casa con un bagaglio pieno dell’angoscia che i sopravvissuti hanno trasmesso loro sul futuro incerto che li aspetta e la consapevolezza di aver donato sé stessi per il bene comune. Lo spirito del Giubileo straordinario appena trascorso deve continuare nella sua opera di misericordia verso i più deboli, i poveri, i signori malati come proferisce da centinaia d’anni l’Ordine di Malta con il suo motto “Obsequium pauperum et tuitio fidei” e che il mondo del volontariato persegue senza nulla chiedere in cambio.

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