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CAPUA – Oma Sud, le maestranze: scateneremo il putiferio

CAPUA. Continua la protesta ininterrottamente giorno e notte. Protesta iniziata il 09/11/2012, alle ore 15,30 dopo aver visto svanire l’ennesima illusione, con la proclamazione dello stato di agitazione ad oltranza. Siamo al quarto giorno di serrata ai cancelli, serrata che è iniziata il 12/11/2012, di concerto continua la latitanza della Direzione Aziendale. “In questi giorni – affermano i dipendenti della Oma Sus S.p.A. – è maturata in tutti noi la convinzione di procedere anche legalmente, nei confronti di questa Azienda che continua ad ignorare le esigenze dei lavoratori. Daremo mandato ai legali delle rappresentanze sindacali, ad avanzare richiesta di decreto ingiuntivo per tutte le somme a vario titolo spettanti di diritto. L’adesione a questa iniziativa è praticamente totale, stiamo raccogliendo la documentazione occorrente, per dare seguito a questo purtroppo rilevante provvedimento. E’ previsto a breve, anche grazie all’interessamento delle istituzioni locali, in primis del Dott. Carmine Antropoli Sindaco di Capua, un incontro delle rappresentanze dei dipendenti, con il Prefetto di Caserta con l’Assessore regionale ai trasporti Sen. Vetrella e con l’Europarlamentare On. Enzo Rivellini, che informati del problema hanno subito mostrato interessamento alla nostra vicenda, esprimendo oltre alla totale solidarietà, la loro disponibilità ad intervenire, per le loro competenze, con l’intento di cercare le possibili soluzioni. Lanciamo un messaggio al Presidente Valter Proietti, nella speranza che almeno questa volta sia recepito: “Caro Presidente, è giunto finalmente il momento di rendersi conto che per condurre un’azienda, bisogna avere rispetto di tutte quelle persone che quotidianamente prestano la propria opera al suo servizio. Quelle stesse persone lavorano per vivere e vivono di lavoro, loro e le rispettive famiglie. Il fatto che per diversi anni lei abbia potuto fare il bello ed il cattivo tempo in azienda, non presuppone che in questo tempo abbia avuto a che fare con un gruppo di “caproni”, come più volte ci ha definito… A tutto c’è un limite e questa volta il limite è stato, purtroppo per lei superato. Questa sua latitanza oramai da 4 giorni, conferma ulteriormente, qualora necessario, il suo completo disinteresse, per non dire menefreghismo nei confronti dei dipendenti di questa azienda, nessuno escluso. Non faccia, tra gli altri, anche l’errore di pensare che un simile atteggiamento da parte sua, logori i nostri nervi e ci porti tra qualche giorno a rientrare dalla protesta. L’esasperazione ed a questo punto la rabbia è tanta e tale, che ogni giorno che passa il malcontento sale sempre di più, allontanando conseguentemente le posizioni. Non pensi assolutamente di approfittare di questa condizione, mancanza di lavoro e cassa integrazioni varie, per attuare licenziamenti o quant’altro possa portare ad una riduzione del personale, scateneremmo il putiferio”. Ribadiamo la nostra ferma intenzione a proseguire ad oltranza con la serrata ai cancelli, fino a quando non riceveremo tutto e sottolineiamo tutto quanto ci spetta di diritto”.

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