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CAPUA/SANTA MARIA CAPUA VETERE/SAN TAMMARO – Ministero della salute: le tre città casertane tra i 44 siti più inquinati

CAPUA/SANTA MARIA CAPUA VETERE/SAN TAMMARO. Secondo il rapporto del ministero della Salute, San Tammaro insieme a Capua e Santa Maria Capua Vetere, risultano tra i 44 siti più inquinati della penisola. Ma ce n’è per tutti! Dalle Alpi alla Sicilia, è il caso di dire, la linea rossa dell’inquinamento attraversa tutto lo stivale, isole comprese. Il rapporto del dicastero della pubblica salute, si basa sui rilevamenti effettuati nel corso dell’ultimo anno, attraverso le analisi del suolo, dell’aria e delle acque, senza trascurare la stima delle patologie oncologiche e nefrologiche riferite a pazienti provenienti dalle aree interessate da un tasso di contaminazione, oltre la soglia di salvaguardia prevista dalla legge. Secondo il monitoraggio del ministero, oltre 6 milioni di italiani sarebbero potenzialmente a rischio di infezioni gravi, in qualche caso, persino mortali. Il riferimento infatti, è a patologie di ordine tumorale, a insufficienza alle vie respiratorie, affezioni circolatorie, malattie di tipo neurologico e deficit renali.

Nella relazione è menzionato anche il ‘Decreto di perimetrazione del SIN (Sito di Interesse Nazionale)’ che  evidenzia, sui territori presi in analisi, la presenza di impianti industriali, centrali elettriche, siti di stoccaggio e discariche. Nel SIN, riferito all’area  del Litorale Vesuviano, Litorale domitio flegreo e agro aversano, includendo parte delle province di Napoli e Caserta, sono stati osservati eccessi di mortalità dovute al tumore polmonare, a quello epatico e gastrico, ma anche a quello del rene e della vescica.

Ma le cattive notizie purtroppo, sembrano destinate a non finire qua. Secondo quanto reso noto dal Ministero della Salute, il rischio di contrazioni di queste malattie tende ad aumentare in relazione all’esposizione ai rifiuti, discariche e similari. In questo caso, la mortalità generale, investe tanto gli uomini quanto le donne, aggrediti da tumore epatico e, negli uomini con maggiore incidenza, da tumore polmonare e allo stomaco. I siti inquinati e, in qualche caso, fortemente compromessi, sono stati individuati in Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e, ovviamente, la Campania.

Capua, Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe, Santa Maria la Fossa, Grazzanise e San Tammaro, sono annoverati nella denuncia del dicastero alla Salute. E’ grazie alla scellerata politica ambientale che questo territorio ha ricevuto in dote, da diversi anni, lo Stir della città del Foro, i siti di stoccaggio e le discariche di Casone, di Maruzzella e di Ferrandelle, oltre che le infinite discariche abusive che, unite ai loro incendi dolosi, voluti dalla criminalità organizzata, hanno fatto sì che l’area in questione, venisse individuata come ‘La Terra dei Fuochi’. A giudicare dagli atti del resoconto ufficiale, la situazione generale nel Paese è, a dir poco, allarmante ma, con diretto riferimento alle nostre terre, sembrerebbe che, buona parte degli abitanti casertani, siano destinati a soccombere sotto i colpi della fetida immondizia. (interno18)

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