VAIRANO PATENORA – Puc, la maggioranza ipotizza la revoca del piano

VAIRANO PATENORA. L’amministrazione comunale, guidata dal  sindaco Bartolomeo Cantelmo avrebbe deciso di revocare il Puc. Una decisione che nasce anche dalla posizione del nuovo segretario comunale che avrebbe bocciato la procedura scelta per l’adozione del piano. Probabilmente, quindi, in provincia il piano non andrà mai e nei prossimi giorni dovrebbe essere revocato.
Il Puc vairanese è un autentico mistero. Secondo l’ufficio tecnico, il piano è stato adottato ma non approvato.  Il vecchio piano regolatore è stato annullato e quindi dovrebbero valere le norme più restrittive. Quindi l’ufficio tecnico, spesso, davanti alle richieste dei cittadini, deve opporre il classico: “non si può fare”.  Intanto, il Puc che doveva essere,  secondo la giunta allora guidata dal sindaco Giovanni Robbio, un volano per lo sviluppo è fermo la palo.  Di certo mancano ancora due certificati: il parere di conformatià dell’Azienda Sanitaria e quello dell’Autorità di Bacino. Quando queste due certificaizoni saranno pronte allora il Puc sarà inoltrato alla Provincia che dovrà valutare. Secondo alcuni tecnici lo strumento urbanistico, così com’è non sarebbe conforme al piano territoriale provinciale. Allora perchè non vengono apportate le giuste modifiche prima di inviare il Puc in provincia? Le ipotesi che circolano in paese sono principalmente tre. La prima è quella secondo cui  una volta giunto in provincia il puc verrebbe approvato grazie all’intervento del consigliere provinciale Robbio. La seconda ipotesi parla di una sospensione del piano per rivedere la cartografia e adeguarla al piano provinciale. La terca ipotesi vuole che il Puc venga inviato alla provincia che poi obbligherà  il comune a tagliare drasticamente le unità abitativa. Quella del  Puc sembra essere una vera maledizione: sei anni fa, il governo guidato da Robbio, come prima delibera revocò proprio il Puc preparato dal predecessore Massimo Visco. Promise, Robbio, di farne uno nuovo non riuscendovi in cinque anni. Il rischio, quindi, che altri cinque anni,ora, potrebbero passare inutilmente contribunedo alla crescita selvaggia dell’edilizia vairanese.