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CAPRIATI A VOLTURNO – San Rocco, la lezione di Fratel Costantino

CAPRIATI A VOLTURNO. “Recentemente mi è capitato di osservare una curiosa inchiesta televisiva, dedicata ai nostri Santi, ovvero alle immaginette sacre diventate oggi oggetto di culto non solo devozionale, ma anche collezionistico. Ebbene, quando ascoltai che l’immagine più riprodotta nel mondo era quella della Madonna, la cosa non mi stupì di certo; era più che ovvio, considerato il ruolo centrale di Maria nella vita di ogni cristiano e nel culto secolare della chiesa cattolica. Mi sorprese invece la successiva notizia, che dava al secondo posto (perdonatemi la brutta espressione) San Rocco. Il santo più amato e venerato è proprio il nostro caro San Rocco. Intendiamoci: non si tratta di fare sciocche classifiche, la santità è una cosa seria e vive di ben altri contenuti. Però non posso negare che la cosa mi aveva incuriosito essendo, per grazia di Dio, custode delle reliquie del Santo in quanto Procuratore e Padre Guardiano di San Rocco. Sono Fratel Costantino e nel 1999 ho voluto donare la mia vita al Signore seguendo le orme del campione della carità San Rocco e sono nato in un paesino di nome Stornara (FG), sono cresciuto all’ombra del campanile della chiesa parrocchiale di San Rocco; gli incontri, il catechismo, gli amici alla messa domenicale hanno avuto un ruolo centrale nella mia vita e nella mia crescita cristiana. Ora io risiedo nella bellissima e barocca chiesa di San Rocco che è nel centro storico di Roma dove ha sede la grande famiglia degli amici di San Rocco ed è custodita la reliquia del braccio destro del nostro santo. Ancora oggi mi imbatto nello studio e nella ricerca della vita di San Rocco che mi hanno permesso di farmi un’idea sempre più precisa dello straordinario valore del nostro santo. Ormai sappiamo che il culto di San Rocco varca i confini italiani, sono ben sessanta i comuni a lui dedicati, mentre le chiese, le cappelle e gli oratori innalzati in suo onore sono circa tremila, di cui 280 elevate a parrocchie. Dati impressionanti, che diventano ancor più stupefacenti considerando la diffusione del culto in tutto il mondo, dal Canada al Libano proseguendo per l’Indocina e arrivando, oltre naturalmente a tutta l’Europa, anche in California, Brasile, Argentina, Messico. Il tutto, peraltro, straordinariamente allargato a testimonianze che si inseriscono a pieno titolo nel campo dell’arte, della cultura e dell’impegno umano e sociale. Ancora una volta ho la gioia di poter parlarvi di San Rocco, di un uomo, un santo, un amico che nella sua semplicità è un grande esempio, che ha cambiato la mia vita dandomi la gioia dell’incontro giorno per giorno con Cristo Gesù. San Rocco “Un Santo per Amico” è anche il titolo che ho dato al mio libro che racconta la vita del santo pellegrino di Montpellier, narrata in maniera facile ed affascinante per
rivivere le vicende terrene di San Rocco, intessuta di carità eroica a servizio degli appestati e i poveri. Mai come oggi la chiesa e il mondo hanno un così grande bisogno dei santi, capaci di tradurre nell’oggi della chiesa e del mondo la vita e le opere di Cristo; di santi il cui volto diventi epifania di Dio, veri testimoni di Cristo e del Suo Vangelo. In un mondo che cambia, in un’epoca di indifferenza, sta sorgendo una nuova attenzione verso i santi e la genuina devozione popolare, figure singolari nelle quali si incontra non una teoria e neanche semplicemente una morale, ma un disegno di vita da narrare, da scoprire con lo studio, da amare con la devozione, da attuare con la imitazione; sono le paterne e belle parole e insegnamenti del nostro amatissimo Vescovo S.E. Rev.ma Mons. Pietro Farina Vescovo di Caserta che con amore assieme a me umile strumento nelle mani di Dio guidiamo la grande famiglia degli Amici di San Rocco. Personalmente in questi tredici anni di cammino ho potuto constatare quanto è diffusa la devozione a San Rocco e faccio voti che tale devozione sia coltivata sempre di più e sempre meglio presso le nostre comunità parrocchiali e invito coloro che ancora non conoscono l’associazione europea – Arciconfraternita Amici di San Rocco di voler approfondire questa conoscenza spirituale e fraternità per vivere secondo il desiderio ed il cuore del santo. Di questo risveglio di attenzioni verso i santi e in questo caso specifico di San Rocco, non c’è che da rallegrarsi perché la nostra associazione ed io per primo vuole farsi accompagnare da San Rocco in questo viaggio di santità e di coraggio; seguiamo tutti le sue orme di pellegrino della fede cristiana, per riproporre all’uomo di oggi la gioia e la forza che provengono dall’incontro con Cristo. Ringrazio il vescovo della mia diocesi d’origine Cerignola-Ascoli Satriano  Fg  Sua Eccellenza Mons. Felice di Molfetta che mi ha sempre incoraggiato a proseguire nel solco della fede e dell’autentica testimonianza cristiana sull’esempio di S. Rocco. Ringrazio tutti i miei più stretti collaboratori che con me lavorano e danno il massimo per la crescita della famiglia degli Amici
di San Rocco e lavorano nel silenzio e nascondimento; un grazie al segretario Prof. Antonio Viccione, alla consigliera Suor Rachele Fuentes Ein
, al Prof. Nicola Mastrocinque, al diacono Michele Pantano e all’amico Cav. Onofrio Mancini. Grazie a tutti i gruppi iscritti di tutta Italia, Spagna e Portogallo che si impegnano con me e Mons. Filippo Tucci alla diffusione dei valori evangelici, attraverso la
preghiera, l’accoglienza e la carità operosa che si tengono nella chiesa di San Rocco. La figura esemplare di San Rocco, la sua affascinante vita terrena di questo grande eroe della carità e della solidarietà deve diventare un esempio e un modello di vita degno di essere amato, imitato e divulgato. Insomma invitiamo le comunità e i devoti di San Rocco, il nostro santo con la nascita dell’Associazione Europea Amici di San Rocco sta raccogliendo una “Squadra” che vuole al suo fianco per invadere con il suo amore l’Italia e il mondo intero. Vuoi far parte di questa squadra?

MUSEO ICONOGRAFICO DI SAN ROCCO A CAPRIATI

E’ doveroso fare una sosta e visitare il museo di San Rocco. Uno scrigno di tesori, dipinti, sculture, arazzi, oreficerie, paramenti sacri e statue si trovano a Capriati al Volturno (CE), un grazioso paese ai piedi del massiccio del Matese e bagnato dal fiume Volturno. Per tutti i gruppi Amici di San Rocco, i pellegrini e i devoti di San Rocco la visita al museo iconografico europeo intitolato al santo di Montpellier, dovrebbe essere una tappa obbligatoria, uno scrigno di capolavori da non perdere. Il museo nasce nell’ottobre 2006 dalla volontà e impegno di Fratel Costantino De Bellis, Procuratore dell’Associazione Europea Amici di San Rocco. Dopo la sosta di spiritualità al santuario diocesano del Santo in
Capriati, il turista-devoto può soffermarsi ad ammirare le stanze museali: la sala Santa Maria delle Grazie dove sono esposti i paramenti liturgici finemente lavorati e datati XVII secolo; la sala delle confraternite dove è possibile ammirare le tante statue in legno, cartapesta, creta che raffigurano il viandante di Dio. Tantissimi sono i dipinti di svariate misure e tecniche anche se quella dell’olio su tela prevale. Nel museo da pochissimo sono esposti anche calchi in gesso, angeli, fregi, cartegloria, candelieri e crocifissi; tanti sono i manichini che indossano l’abito confraternale delle varie confraternite del Santo che sono stati donati al museo e costituiscono un popolo muto e silente in attesa di “essere richiamato alla vita”. Si sta lavorando affinché nel 2013 si possano chiudere con vetrate gli espositori nella grande sala Montpellier. E’
previsto l’arrivo al museo del calco dell’unica fontana in Europa dedicata a San Rocco realizzata nella cittadina di Palmi (RC). Di altrettanto interesse sono i 10 quadri, olio su tela, che raffigurano la vita del Santo. Questo bel gioiello, che è il museo, è nato grazie alla collaborazione del Procuratore di San Rocco con Don Gian Luigi Petti ex parroco di Capriati al Volturno e alla grandissima generosità del comitato pro-museo, del gruppo locale amici di San Rocco e di tanta gente capriatese che apprezza e ama il museo. Il museo è in sintonia con la parrocchia Santa Maria delle Grazie e con il parroco Don Davide Vella che con fratel Costantino curano la parte spirituale dell’opera. Numerosi sono i pellegrini ed i visitatori che si recano durante tutto l’anno nel piccolo centro dell’alto casertano. Si potrebbe migliorare e rendere il museo più bello
e più funzionale facendolo conoscere di più. E’ quello che si vuole fare soprattutto con l’aiuto dell’amministrazione capriatese perché questa realtà resti in piedi e possa continuare a vivere e a dare una bella immagine di una piccola realtà”.

Fratel Costantino

 

 

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