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Calvi Risorta – Tassazione dei garage, i giudici dalla parte di Caparco. E il PD ora tace

Calvi Risorta – La tassazione sui garage stabilita dall’amministrazione guidata da Antonio Caparco trova conferma nella decisione dei giudici. L’ex sindaco lo evidenzia con un pubblico manifesto nel quale attacca la locale sezione del PD. Una sezione che ora, davanti alla sentenza del Tar tace:
“Qualcuno ricorderà di sicuro la vicenda degli avvisi di accertamento della tassa rifiuti, notificati nel 2012 ad alcuni contribuenti che risultavano proprietari e/o detentori di locali accatastati come garage. La locale sezione del PD cavalcò mediaticamente la vicenda utilizzandola come un pretesto per attaccare politicamente l’amministrazione comunale retta allora da Antonio Caparco. Una vera e propria battaglia condotta con manifesti e articoli a tutto spiano. Non solo alcuni contribuenti iscritti o comunque molto ma molto vicini al direttivo del PD caleno guidato dagli attuali assessori ai lavori pubblici e alle politiche sociali, tramite lo stesso gruppo di legali presentarono svariati ricorsi in commissione tributaria affinché, ai fini della tassazione sui rifiuti, le superfici imponibili dei garage venissero conteggiate al 25% o al 50%. a seconda se accesso agli stessi non fosse o fosse comunicante con l’abitazione. L’amministrazione Caparco era sicura di essere nel giusto poiché la tesi difensiva dei contribuenti non era riferita al caso in cui. come quello oggetto di accertamento, i garage fossero stati accatastati singolarmente con un proprio identificativo catastale Era pertanto d’obbligo resistere nei giudizi presentati dai contribuenti. nominando un legale che curasse gli interessi del comune. Questa scelta venne da subito censurata dal PD di Calvi Risorta secondo il quale il comune non avrebbe dovuto nemmeno costituirsi definendo un atto deliberativo dovuto come una forma di vessazione nei confronti dei contribuenti che avevano proposto ricorso. Per di più, con due manifesti affissi il 20/10/2012 e il 10/11/2012. il PD di Calvi Risorta non esitò ad utilizzare espressioni che definivano l’allora Sindaco come un “manovratore che non voleva essere disturbato” si etichettavano ‘Caparco e soci come “veti incapaci e bugiardi’, degli “incalliti Pinocchi caleni”. Tra alterne vicende e sentenze contrastanti delle Commissioni tributarie provinciale e regionale la questione con riferimento agli ultimi due ricorsi ancora pendenti, è stata portata nel 2014 innanzi la suprema Corte di Cassazione che a distanza di quasi 3 anni, ha emesso le sentenze nn. 25393 e 25394 del 25/09/2017 depositate il 25/10/2017 le quali hanno accolto il ricorso proposto dal comune e cassata la sentenza della Commissione tributaria regionale impugnata dall’ente. Si chiude così una vicenda durata 5 anni che. alla fine, ha visto prevalere la tesi sostenuta dall’allora amministrazione Caparco. visto che non vi sono allo stato sentenze definitive che dicano il contrano Nel 2017 anzi la stessa Cassazione ha emesso diverse sentenze di merito, le quali vanno ulteriormente a suffragare la tesi della tassazione integrale delle superfici dei locali accatastati come garage . La cosa curiosa pero è che gli amministratori comunali espressione del PD tanto solerti allora nell’affibbiare epiteti e nell’affiggere manifesti, hanno taciuto per ben 3 mesi sulla notifica di queste. Ecco noi non faremo come loro nel giudicarti sulla competenza o sulla capacita di dire il vero e nell’etichettarli di conseguenza questa è una valutazione che daranno gli elettori e che. in parte, stanno già dando organi ed autorità vane. Riporteremo semplicemente un passaggio del loro manifesto del 20/10/2012 dove quelli del PD affermavano testualmente: “Chi ha sbagliato deve chiedere scusa i cittadini caleni non meritano tanto arrogante sopruso. Le somme illegittimamente incassate devono essere restituite, dilettanti allo sbaraglio è meglio che restino a casa. L’amministrazione del BENE COMUNE è una cosa seria e va affidata a persone serie e soprattutto capaci”.  Saranno pronti ora a dare seguito alle loro

 

 

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