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Il lago del Matese

MATESE – Politica incapace di programmare sviluppo, Prato: diventeremo un deserto

MATESE – Come gia’ avvenuto per le aree interne, il Matese casertano, il Montemaggiore e Roccamonfina sono rimasti fuori anche dai distretti turistici. La mancata inclusione nei distretti impedisce l’attivazione di progettazioni e la richiesta di finanziamenti.  Il tutto sotto silenzio!  Chiaro l’allarme lanciato da Adriano Prato, nella vita avvocato, con la passione per la politica, la storia e l’ambiente.
“Con precedente protesta pubblicata su Paese News il 31/12/2015 lamentavo la mancata inclusione del Territorio dell’Alto Casertano nella cosiddetta “Strategia delle Aree Interne” nelle quali, invece, erano state incluse dalla Regione Campania l’Alta Irpina, il Cilento, il Tammaro Titerno e il Vallo di Diana (delibera regionale di Giunta n. 600/2014). Ne era invece completamente esclusa l’Alta Terra di Lavoro. Ebbene, ora è stato dato il via libera della Regione Campania alla delimitazione dei distretti turistici così come previsto dalla Legge 106/2011 anche per le aree interne. Due i distretti relativi al Sannio: Viaticus e Matese. Ora, il decreto regionale, con la planimetria relativa alla delimitazione dei territori comunali, sarà trasmessa al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per la loro istituzione con decreto ministeriale”. Ad annunciarlo è il Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania, Erasmo Mortaruolo. Il primo distretto turistico è denominato Viaticus e coinvolge 19 Comuni: Apollosa, Ariano Irpino, Benevento, Buonalbergo, Casalbore, Casalduni, Castelfranco in Miscano, Ceppaloni, Fragneto Monforte, Ginestra degli Schiavoni, Greci, Montecalvo Irpino, Morcone, Paduli, Ponte, Pontelandolfo, San Leucio del Sannio, Sant’Arcangelo Trimonte e Torrecuso. Il secondo è denominato Matese e coinvolge 10 Comuni: Castelvenere, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Guardia Sanframondi, Pietraroja, Puglianello, San Lorenzello, San Lupo e San Salvatore Telesino. “Si aprono scenari nuovi – afferma il Consigliere Mortaruolo – che mettono al centro obiettivi comuni della Regione Campania, delle Amministrazioni locali, del mondo dell’imprenditoria, delle associazioni di categoria per riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello locale e regionale accrescendo lo sviluppo, migliorando l’efficienza nell’organizzazione e produzione di servizi, favorendo gli investimenti e l’accesso al credito e snellendo i procedimenti amministrativi”.  Replico al Consigliere Mortaruolo affermando che non è vero che si sono aperti scenari nuovi in considerazione delle aree prese in considerazione, in quanto lo scenario più evidente è quello vecchio: si continua ad escludere il Matese Casertano e si continua a mortificarlo. Eppure questo Territorio è ricchissimo di Storia, di Archeologia, di Ricchezza Artistica e Monumentale, di Paesaggio, di Beni Ambientali unici sia sotto l’aspetto della fauna che della flora, di Sentieri montani. Continuano a castigarci e desertificarci, purtroppo, nel solito oceano di silenzio e di indifferenza!”

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un commento

  1. Grazie Esimio Direttore per aver pubblicato la notizia. Grazie anche per aver sottolineato alcune mie passioni. Non dimentichiamo, però, la Musica anche se la musica che ci propone la politica del Territorio è alquanto “stonata”.