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SCUOLA – “La buona scuola di Renzi”: un vero disastro. Nel 2017 record di ricorsi contro la legge 107

SCUOLA – (di Nino Notargiovanni) Tra pochissime luci e moltissime ombre si chiude un anno “burrascoso” per il mondo della scuola pubblica italiana.  Migliaia i ricorsi contro la legge 107 che hanno catapultato le istruzioni nel caos più completo. Migliaia i docenti che in questi mesi si sono “alternati” passando dalla terza fascia di istituto alla seconda e, in alcuni casi anche in prima. Senza tralasciare la situazione dei diplomati magistrali che la plenaria ha ” declassificato”. Un ministro della Pubblica istruzione , quello attuale, che da un recente sondaggio è risultato il peggiore della storia della scuola. Ma non tutte le colpe possono ricadere sull’attuale dicastero. La legge sulla buona scuola è stata “partorita” da Renzi e i suoi “fratelli”. La famosa 107 che fa acqua un po’ da tutte le parti è frutto del PD. E le prossime elezioni nazionali, in programma a marzo, potrebbero essere un banco di prova per Renzi. Conquistare il mondo della scuola non sarà facile. Ci stanno provando con il rinnovo del contratto. Doveva essere firmato entro il 2017. Ma proprio la prospettiva elettorale ha rimandato ad inizio gennaio quando saranno tutti più “riposati”. Per il rinnovo passano milioni di voti. E Renzi questo lo sa. Attualmente le risorse disponibili sono poche e non in grado di accontentare le parti. L’aumento dopo nove anni di blocco è “miseria” rispetto all’inflazione. Il PD è avvisato.

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