SCUOLA – (di Nino Notargiovanni) – Tiene banco in questi giorni, dopo lo slittamento delle graduatorie di terza fascia ATA al triennio 2018/2021, la proroga dei contratti ATA stipulati dalle scuole fino all’avente diritto. Tali contratti, secondo il MIUR, attraverso una circolare (abbastanza discutibile) del 5 dicembre, dovranno essere prorogati fino al 30 giugno 2018. E, tanto per cambiare (quando si parla di scuola) la circolare in questione finisce “sotto accusa”. “E’ assurdo che per la nomina fino al 30 giugno non si scorra nuovamente la graduatoria” – ha dichiarato un lavoratore. “Si tratta di un nuovo contratto, e se qualcuno ha rinunciato alla stipula fino all’avente diritto non è detto che non possa accettarne uno fino al 30 giugno”. Infatti la situazione è delicata e più complicata del normale. Cambia la natura giuridica del contratto e c’è necessità di riconvocare dalle vecchie graduatorie; non possono rimanere in servizio coloro che sono stati nominati fino all’avente diritto. A tal proposito si stanno pronunciando gli USR scolastici regionali contrari alla circolare del MIUR. Siamo alle “solite” quando si parla di buona scuola. Aspettiamoci in questi giorni nuovi “capovolgimenti” e nuove “direttive” dal ministro Fedeli. Direttive che annullano le precedenti. E il MIUR in molti “casi” riesce a “smentire” se stesso.
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