Pietramelara – Chierichetti abusati, Don Angelo Testa (sul banco dei testimoni) “assolve” Pietro

Pietramelara – “Pietro Argenziano è un bravo ragazzo, in sette anni che sono a Pietramelara come parroco, non ho mai sentito parlare male di lui, mai un pettegolezzo sul suo conto. Siamo stati nei campi scuola, lui ha dormito con tutti gli altri e nessuno mai si è lamentato”. Questo in sostanza il concetto espresso dal prete Don Angelo Testa durante la sua lunga testimonianza di fronte al giudice nel processo a carico di Pietro Argenziano accusato di abusi sessuali su alcuni ragazzini di Pietramelara, alcuni chierichetti. Ma la testimonianza di Don Angelo Testa sarà ricordata – e porterà probabilmente a qualche sviluppo – anche per aver affermato che la mamma di uno dei ragazzi abusati, nell’imminenza dei fatti, si sarebbe recata da lui (Don Angelo) affermando che sapeva che le accuse contro il coordinatore anziano dei chierichetti, Pietro Argenziano, erano false, frutto di invenzioni.  Affermazioni forti – seppur basate su una conoscenza indiretta della vicenda processuale (infatti Don Angelo Testa non è  un testimone oculare di fatti oggetto delle accuse) – che hanno indotto il tribunale ad approfondire quanto riferito.
Solo uno, dei genitori delle vittime, si è costituito parte civile affidando la propria difesa dagli avvocati Marco Andrea Zarone e Marta Storti
La vicenda degli abusi sessuali nella sagrestia della Chiesa San Rocco scuote la comunità di Pietramelara. Alcuni sperano in un errore giudiziario credendo quindi nella piena innocenza dell’indagato. Altri, invece, non hanno dubbi e condanno fermamente il 35enne arrestato alcuni mesi fa dai carabinieri della locale stazione.  Avrebbe abusato, secondo l’accusa, sessualmente di quattro ragazzini, tutti maschietti, minori di anni 14;  Argenziano è particolarmente conosciuto in paese  anche per aver svolto il ruolo di chierichetto (ministrante). Anche le sue vittime sarebbero tutte di Pietramelara. Il 35enne, attraverso il proprio difensore – l’avvocato Michele Mozzi –  ha respinto, sin dal primo momento, ogni accusa, dichiarandosi innocente e vittima di una serie di malintesi.