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VAIRANO PATENORA – Cantine allagate e soldi pubblici sprecati, Cantelmo: non per colpa nostra

Vairano Patenora – Cantine allagate e ricorsi al Tar, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bartolomeo Cantelmo ha inteso precisare alcuni aspetti della vicenda che ha visto, pochi giorni fa, la nomina – da parte del TAR – di un commissario ad acta. Un commissario che avrà un costo, chiaramente a carico dei cittadini di Vairano Patenora. Cantelmo e la sua maggioranza assicurano: si spenderanno soldi ma non per colpa nostra.

Ecco il documento della maggioranza:  

“C’è una casa che adesso è collegata al giardino da una grotta e che ha un’unica variabile che la distingue dalle altre, ossia si trova sotto una strada di proprietà comunale (questo anche prima che tale proprietà fosse acquistata dagli attuali proprietari).
Il marito della proprietaria, subito dopo l’acquisto (sotto l’amministrazione Robbio), propose al Comune la ristrutturazione della strada soprastante la grotta, perché nella stessa vi erano delle infiltrazioni d’acqua.
Il Comune immediatamente realizzò i lavori (quindi quella amministrazione si attivò in buona fede per risolvere il problema, senza benché contestare la presenza di una grotta sotto una strada aperta al traffico) alla presenza del marito della proprietaria che, apparentemente, si ritenne soddisfatto.
Se non ché, dopo poco tempo da quei lavori, la proprietaria della grotta, sempre difesa dal marito avvocato, intraprendeva delle azioni giudiziarie chiedendo al giudice di rifare gli stessi lavori  perché secondo loro non eseguiti a regola d’arte.
Il Tecnico nominato dal giudice, a seguito della suddetta causa, accertò che nella grotta vi erano delle infiltrazioni d’acqua e concluse stabilendo che i lavori sarebbero dovuti essere ri-fatti a carico del Comune. Non solo, lo stesso tecnico redigeva anche un computo metrico dettagliato per quello che era necessario alla realizzazione dei lavori.
Il Comune, ed è pubblicamente notorio, a malincuore perché sapeva di avere ragione, ma le sentenze vanno rispettate, si adoperò per far realizzare i lavori e convocò da allora diverse ditte, anche locali.
Nessuna ditta però volle realizzare quei lavori. Il Tecnico Comunale per ben 4 volte indisse ed espletò la gara d’appalto e per tutte le volte le ditte vincitrici rifiutarono l’incarico perché, “ufficialmente”, ritenevano che il computo metrico fosse sbagliato, difficilmente attuabile e comunque non sufficiente alla realizzazione dell’opera.
Allora il marito avvocato prontamente si rivolge di nuovo al TAR perché il Comune non gli realizza i lavori (ma sti lavori nessuno li vuole fare ahinoi !!!) ed il TAR ordina al Comune di ottemperare alla sentenza   nominando un Commissario. (ah nel frattempo che tutto ciò accadeva per la Quinta volta si era tenuta la gara d’appalto e un’altra ditta, questa volta dell’agro aversano, aveva vinto). La domanda spontanea è allora  ………………….. Qual è il torto del Comune ????
A questo punto però vogliamo sperare che il Commissario faccia realizzare l’opera tanto agognata a regola d’arte, che la proprietaria (si spera) sarà soddisfatta della loro realizzazione (altrimenti tra qualche tempo saremo punto e daccapo con le recriminazioni che nella grotta ci piove) e che per certo i cittadini di Vairano pagheranno per risanare un locale privato posto sotto la sede stradale, nel quale nel frattempo pare che siano state realizzate anche opere difformi e mai autorizzate.
Una certezza ad oggi quindi c’è, ed è che i cittadini e quindi noi tutti pagheremo, sia i lavori che il Commissario, per avere (speriamo) la scritta FINE su questa “grottesca” e speculativa vicenda!

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