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ALIFE – Licenze, il “miracolo” dei capannoni agricoli

alife. Una delibera di qualche anno fa trasformò diversi capannoni nati per il deposito di macchine agricole in capannoni commerciali. Per gran parte essi sono ubicati nei pressi della strada provinciale. Un autentico regalo dell’amministrazione comunale che permise a facoltosi imprenditori o “furbi” cittadini di realizzare grossi punti vendita o, comunque, di vedere il valore delle proprie strutture moltiplicarsi.
Di questo “regalo” – riferiscono i soliti maligni in paese – avrebbero “goduti” in tanti, probabilmente anche qualche importante amministratore. Tutto legittimo?  Tutto studiato a tavolino nei mini dettagli?  Tutto preordinato per aggirare le leggi?  Sono questi, e non solo questi, i punti che l’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, attraverso il dottor Guarriello, dovrà chiarire. Un’inchiesta che non guarda solo a questo aspetto “miracoloso” della politica locale ma che sembra voler scrutare anche nell’affidamento di appalti e incarichi a qualche parente e amico. Oppure, come riferiscono altre indiscrezioni, la concessione di lavori senza seguire le dovute procedure. Per ora, chiaramente, tutto è coperto dal segreto istruttorio ma nei prossimi mesi tutto potrebbe diventare più chiaro.
La lente degli investigatorti scruta la gestione a partire dagli anni 2008 e riguarderebbe licenze edilizie, appalti pubblici e gestione della riscossione dei tributi. Nei giorni scorsi è stato già sentito dal pubblico Ministero Guarriello l’ex sindaco Roberto Vitelli che per circa dieci anni ha guidato la macchina amministrativa alifana. Nei gironi precedenti stessa sorte era toccata al segretario comunale, Sandro Riccio e la funzionaria Valentina Santini. Anche loro sono stati ascoltati dal pubblico ministero della Procura Sammaratina. Subito dopo questi tre interrogatori è avvenuto uil blitz dei carabinieri presso il municipio di Alife.  I militari dell’arma della compagnia del Matese hanno notificato ai capi area del municipio alifano, la richiesta  della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. I magistrati vogliono tutte le documentazioni realtive al depuratore comunale, alle concessioni edilizie a partire dall’anno 2008 e all’affidamento dei servizi in favore di Pubblialifana. Per queste ragioni, con questi atti alla mano, gli uomini guidati dal maresciallo Aceto, ieri mattina, hanno fatto visita negli uffici comunali. Nei prossimi giorni i tre capi area, Accarino, Corbi e Santini, dovranno preparare tutti gli atti richiesti e consegnarli ai militari dell’arma della locale stazione che, a loro volta, provvederanno a trasmettere tutto alla Procura della Repubblica sammaritana. Secondo alcune indiscrezioni raccolte in paese, sembra che l’inchiesta venga condotta dal dottor Guiarriello.  I carabinieri hanno notificato gli atti al segretario comunale che a sua volta provvederà a distribuire le richeiste della Procura in base all’area di interesse.  L’indagine quindi potrebbe anche non interessare l’attuale amministrazione in carica da poco tempo.  L’incheista di Guarriello riaccende  i riflettori sul municipio di Alife già attenzionato dalle fiamme gialle.

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un commento

  1. Solo a S. Angelo? Nel mio Paese, Dragoni, è successo di peggio. Ma le varie Autorità, nonostante le diverse denunce e il parlare nel Paese, non hanno mai fatto un controllo serio sulle varie licenze rilasciate per i diversi capannoni prima del ponte Margherita. mi risulta che le licenze sono state rilasciate solo per attività produttive, ma sono state utilizzate per attività commerciali ed altro.