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Alife – Nuovo Museo, ecco come fu “truccata” la gara d’appalto: il racconto del pentito Sommese

Alife – “Sentii parlare di questa gara e della possibilità dì pilotarne l’assegnazione agli inizi del 2014 e comunque dopo la pubblicazione del decreto dirigenziale nr.57 del 6.12.2013 grazie al quale furono individuati una serie di interventi tra cui quelli presso il comune di Alife. Fu SOMMESE Pasquale a parlarmene e a prospettarmi subito la possibilità di favorire nell’aggiudicazione il CRISTIANI Giuseppe. Questa persona io avevo già avuto modo di conoscerla all’incirca nel 2010 durante la campagna elettorale per le eiezioni regionali in quanto il CRISTIANI era il
riferimento politico di Pasquale SOMMESE presso il comune di Brusciano (NA) preso il quale il CRISTIANI ha rivestito le cariche di consigliere e assessore dei comune in epoche ovviamente diverse. Per la verità il CRISTIANI, come mi riferiva il SOMMESE Pasquale, e come a volte lo stesso CRISTIANI ha detto anche a me, da tempo cercava aiuti per ottenere lavori in quanto, oltre ad essere politico, era anche un imprenditore con la ditta Termoimpianti.
La prima occasione utile si presentò proprio dopo il decreto dirigenziale nr.57 e il SOMMESE Pasquale mi indicò il CRISTIANI come l’imprenditore che doveva aggiudicarsi la gara di Alife. Si avviò il rituale iter burocratico/amministrativo tra comune e regione per la firma della convenzione e la chiusura della fase prodromica alia pubblicazione vera e propriadella gara. Tale fase, particolarmente articolata, si avviò con la previa indicazione, ormai consacrata, che i lavori sarebbero stati svolti dai CRISTIANI. La gara di Alife  costituì anche l’occasione per me di conoscere direttamente Guglielmo LA REGINA. Questi era ben conosciuto da Pasquale SOMMESE che me lo indicò come soggetto che aveva rapporti con i comuni e che quindi costituiva il tramite per l’individuazione di quei comuni con i quali avviare discorsi relativi a gare in modo tale da garantire che favorissero soggetti, previamente individuati. Fu proprio con la gara di Alife che io, ovviamente su indicazione di Pasquale Sommese, concordai con il LA REGINA, che oltre a garantire che il comune fosse pienamente funzionale al disegno di turbativa della gara in modo tale da orientarla verso l’imprenditore CRISTIANI, aveva anche il compito di individuare la ditta che doveva svolgere la parte edile dei lavori finanziati, settore nel quale il CRISTIANI non aveva competenze e non era in possesso delle certificazioni che gli consentissero di svolgere detti lavori. Parlai del CRISTIANI con Loredana Di GIOVANNI persona che io vedevo spesso in compagnia del LA REGINA ma era poi necessario presentare direttamente 1’imprenditore a quest’ultimo, cosa che feci nel novembre del 2014 allorquando accompagnai il CRISTIANI da LA REGINA presentandolo, come un imprenditore “nostro, del grappo”, come imprenditore che doveva aggiudicarsi la gara di Alife secondo le direttive di SOMMESE Pasquale. Ricordo che il LA REGINA, come mi fu evidenziato anche dal GIP nel corso dell’interrogatorio, commentò che la mia volontà “era legge”. Si trattava di un modo retorico di fare del LA REGINA che ben sapeva del sistema di cui lui stesso faceva parte e del ruolo mio ma soprattutto di SOMMESE Pasquale a cui era legato l’imprenditore CRISTIANI. Quest’ultimo, a sua volta, ben sapeva in quanto oggetto di univoche comunicazioni tra noi, le finalità per le quali ci eravamo portati dal Guglielmo LA REGINA. L’accordo era dunque fatto ed era chiaro: il SOMMESE Pasquale aveva dato l’indicazione, strettamente collegata al finanziamento dell’opera, che l’imprenditore da favorire fosse il CRISTIANI a lui collegato politicamente; il LA REGINA Guglielmo doveva curare l’ATI con l’impresa locale che doveva occuparsi delia parte edile dei lavori nonché occuparsi della materiale realizzazione del progetto volto a favorire le imprese indicate. Io, oltre al ruolo che ho sin qui indicato, mi rapportavo con il LA REGINA Guglielmo, ed anche con il CRISTIANI, per avere continue notizie dell’attuazione del progetto che ho appena esposto. Durante lo svolgimento della gara io non chiesi al LA REGINA particolare e dettagli sul come sarebbe stato conseguito il risultato, cosa per altro anche scontata in quanto non era ammesso alcun dubbio sulla fedeltà del LA REGINA agli impegni presi e sulla sua capacità di conseguire il risultato in quanto soggetto dotato di notevoli collegamenti presso i comuni come lui stesso diceva, come potevo verificare anche io in quanto lo vedevo spesso in compagnia di Sindaci come D’OVIDIO e lo stesso Sindaco di Alife che era Giuseppe AVECONE. La gara fu aggiudicata al “raggruppamento” CRISTIANI – imprenditore locale. Di quest’ultimo io non ho mai saputo il nome sino a quando non l’ho letto nell’ordinanza di cui sono stato destinatario. In precedenza sapevo solo che era un imprenditore direttamente indicato dal Sindaco del comune di Alife, che il CRISTIANI mi indicava come non eccessivamente solido sotto il profilo imprenditoriale e ricordo che mi diceva che quando doveva parlare con tale impresa, si relazionava con un soggetto che mi indicò come un rumeno. Aggiudicata la gara il LA REGINA, parlandone con me, per altro riprendendo discorsi che avevamo avviato anche durante lo svolgimento della gara, alla luce dell’intensificarsi del nostro rapporto, mi riferì che il risultato era stato conseguito attraverso la manipolazione della composizione della commissione di gara. Mi disse che i commissari di gara erano persone sue e di sua fiducia o comunque riconducibili al sindaco AVECONE del comune di Alife. Non mi fece i nomi dei componenti della commissione né mi disse come si era intervenuti per la loro nomina: ribadisco che mi parlò di persone affidabili in vista del risultato e legate a lui oppure ad AVECONE. Ricordo che mi disse il LA REGINA di essere intervenuto nel momento della designazione dei nominativi per la composizione della commissione, attraverso e grazie ai rapporti che il LA REGINA stesso aveva con l’ordine degli architetti di Caserta. Io sapevo che il LA REGINA aveva anche un interesse per la gara di progettazione e direzione dei lavori ma di questa gara io non sapevo altro se non un suo concreto interesse. Chiarisco che sto riferendo oggi di fatti risalenti nei tempo, di fatti non episodici ma sistematici, ma soprattutto voglio precisare che il LA” REGINA mi aveva sempre detto che il suo “serbatoio” per l’individuazione “pilotata” delle commissioni di gara erano gli ordini professionali e le università per cui posso aver sovrapposto tali due diversi enti con riferimento alla gara di Alife”.
Questo il racconto fatto da Pasquale Sommese durant eun interrogatorio con i magistrati che stanno indagando sugli appalti truccati in provincia di Caserta. Sommese da qualche tempo, dopo il suo arresto, ha deciso di collaborare con

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