Ailano / Matese – Roghi estivi, le fiamme divorano il Matese: fra l’indifferenza delle istituzioni

Ailano / Matese – Le fiamme dei roghi estivi hanno già divorato centinaia di ettari di boschi dell’intero Matese. Il versante Campano e in particolare quello Casertano hanno subito pesantissime perdite. La mano dei piromani e delle organizazioni criminali sono la causa più diffusa dei roghi. Ma c’è anche la complicità delle istituzioni che con i loro enormi ritardi nei soccorsi, favoriscono l’ampliamento del fronte delle fiamme e quindi la distruzione dei boschi. Chiaro l’ultimo episodio, quello che ha visto le montagne nella zona di Ailano bruciare per giorni prima dell’arrivo di un solo mezzo aereo che non è riuscito, proprio perché solo contro un vasto fronte di fuoco, a spegnere del tutto il rogo.  Encomiabile ma spesso vano perché troppo poco rispetto all’entità del disastro il lavoro dei volontari dei vari nuclei di protezione civile comunale.
Nei primi sette mesi del 2017 le fiamme hanno divorato 74.965 ettari di superfici boschive. Oltre alla variabile clima, dietro gli incendi c’è soprattutto la mano pesante di ecomafiosi e piromani. Le regioni più colpite sono Sicilia, Calabria, Lazio, Sardegna e Puglia. Ogni estate l’Italia brucia. Quest’anno brucia di più. Tra il mese di maggio e il 26 luglio sono andati in fumo 72.039 ettari di superfici boschive, il 96,1% della superficie bruciata quest’anno. Sommati ai 2.926 ettari (3,9% del totale) bruciati nel periodo invernale, in questi sette mesi del 2017 le fiamme hanno divorato 74.965 ettari di superfici boschive. Siamo al 156,41% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016 (47.926 ettari). E caldo e siccità non sono ancora finiti. A questi numeri servirà aggiungere quelli dell’ultimo mese e probabilmente quelli del mese prossimo. Un autentico disastro ambientale.