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Alife / Caiazzo – Diocesi, Don Alfonso Caso verso le dimissioni: Don Meola pronto ad occupare la poltrona

Alife / Caiazzo (di Ettore Fieramosca)  – Caos in Curia, don Alfonso Caso vicino alle dimissioni da Vicario Generale. Il numero due della Diocesi di Alife  Caiazzo starebbe in rottura con il Vescovo Monsignor Valentino Di Cerbo; sarebbe in procinto di protocollare le dimissioni alla Santa Sede e al metropolita. Monsignor Caso colonna storica della chiesa alifana da tempo non condividerebbe l’operato del Vescovo attuale tanto da maturare l’idea di dimettersi da Vicario. L’attrito fra don Alfonso e don Valentino non è passato inosservato agli occhi dei tanti fedeli accorsi per i festeggiamenti di San Sisto in Cattedrale dove i due concelebravano l’Eucarestia. Tra l’altro il Vescovo Di Cerbo dovrà giustificare ai cardinali romani i motivi del trasferimento di don Cesare Tescione da Alife. Un’altra petizione si sta raccogliendo a Piedimonte Matese nel centro storico dove don Andrea De Vico lascerà la Parrocchia di Santa Maria Maggiore. I fedeli stanno raccogliendo firme dove chiedono a Monsignor Di Cerbo di nominare parroco un sacerdote alifano tanto amato e voluto bene nella comunità piedimontese. Richiesta che sicuramente il Vescovo soddisferà per non andare incontro ad altre rogne. Don Andrea invece andrà a Letino per sua volontà. Per quanto concerne il successore di don Alfonso alla carica di Vicario Generale tra le mura del Seminario già corre il nome di don Emilio Meola.

 

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2 commenti

  1. Il gioco della schacchiera del Vescovo probabilmente è questo: don Franco in Cattedrale. E chi mandare al posto suo? Don Emilio Meola che diventando vicario dovrebbe avere una parrocchia più piccola. E chi mandare a Sepicciano? don Massiliano Iaderola. Chi mandare invece a San Marcellino? Un pastore che sia più fisso è quindi il prete alifano. E’ al suo posto? Bisognerà accontetare don Cesare. Chi mandare a tamponare a Baia? Don Fernando e al suo posto don Sasso. Ed ecco che il gioco è fatto. Scacco matto!!!

  2. Ah dimenticavo e chi mandare sui Monti solo una appassionata di Montagna come don Andrea a Letino. Ed ecco che tutto si aggiusta.